Arte medievale
Mille anni che hanno cambiato il volto delle nostre città.
Per parlare di arte medievale bisogna prima di tutto accordarsi su cosa si intende per Medioevo, definizione sfuggente quant'altre mai; in genere si fanno partire le manifestazioni artistiche di questo periodo dagli ultimi scampoli di arte paleocristiana e romana fino al gotico, giunti ormai all'alba dell'Umanesimo.
In questi secoli è fondamentale anche l'apporto di tradizioni pià decentrate, come l'arte bizantina e quella islamica, soprattutto nei centri costieri del Mediterraneo.
L'arte medievale europea è fondamentalmente un'arte di chiesa, che ha le sue massime espressioni negli edifici religiosi, nelle sculture, negli arazzi, negli affreschi e nei quadri che hanno come protagonisti santi o episodi tratti dall'Antico e Nuovo Testamento.
Negli ultimi anni del Medioevo l'arte cristiana diventa anche arte comunale soprattutto in Italia, dove l'esperienza di centri come le città toscane o quelle lombarde impone lo sviluppo di un diverso punto di vista, man mano che la società si secolarizza.
L'arte bizantina e islamica
L'arte bizantina, almeno fino al periodo dell'iconoclastia nell'ottavo e nono secolo, ha lasciato soprattutto in Italia testimonianze di grande interesse: Ravenna è fra i centri più importanti per la diffusione di questa estetica particolare, che mette al centro la figurazione miniata e ha un rapporto più pacifico di quello occidentale e cristiano con la tradizione ellenistica.
L'arte islamica, invece, dà il suo meglio nella penisola iberica con l'arte mozarabica (splendidi esempi sono l'Alhambra di Granada o la Mezquita di Cordova) e in Sicilia: arabesco e decorazioni geometriche elaborate come merletti sono le più evidenti manifestazioni del gusto arabo.
Il romanico
L'arte romanica va grosso modo dalla fine del decimo secolo alla metà del dodicesimo, quando cioè si afferma l'arte gotica. L'architettura romanica riprende alcuni elementi strutturali di quella romana (l'arco, la volta, la colonna e il pilastro) e varia molto a seconda del Paese preso in considerazione.
In genere nelle chiese si registra una suddivisione interna articolata, con croce latina e navata scandita in varie campate. Forte è la simbolicità, con l'equivalenza tra la chiesa e il corpo di Cristo e forte didascalismo di ogni superficie. Scultura e pittura non giungono a un vero rinnovo ma rimangono ancorate a stereotipi e figure in genere prive di libertà espressiva.
Il gotico
Con l'arte gotica, scompaiono le grandi masse del romanico e in architettura si assiste al successo di sistemi di scarico delle forze come gli archi rampanti e i pinnacoli; lo sviluppo delle chiese è ora verticale, con grande attenzione per il ruolo della luce grazie alle vetrate che acquisiscono un valore fondamentale nell'economia del rito e della sua celebrazione. Vengono usati massicciamente l'arco a sesto acuto e la volta a crociera ogivale.
Novità arrivano anche nella pittura e nella scultura, con uno scarto temporale che anche senza arrivare fino a Giotto prevede nuovamente un certo realismo della rappresentazione e un successo crescente del chiaroscuro, delle forme più mosse e meno ingessate.