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Arte

L’arte è un concetto difficile da definire in quanto da epoca ad epoca esso è mutato, cambiando in relazione agli usi, ai costumi ed i modi di pensare specifici di ogni epoca.

Se proviamo a chiedere a diversi esperti o critici d’arte che cos’è l’arte, la varietà delle loro risposte di darà prova di questa mutevolezza concettuale ed al tempo stesso ci farà comprendere come il concetto di arte risponda anche a percezioni di tipo personale e soggettivo.

Platone riteneva che l’arte fosse ciò che un artigiano riusciva a realizzare copiando un oggetto grazie alle sue abilità personali; l’oggetto che a sua volta era copia di un’idea.

A differenza di Platone, Benedetto Croce ritiene che l’opera d’arte sia “un’intuizione lirica” che l’artista coglie nella sua mente, qualcosa quindi che supera la semplice realizzazione manuale. Emmanuel Kant chiama invece in causa il concetto di “estetica”, sottolineando come l’opera d’arte sia il risultato di un’attività mentale umana volta a ricercare e condividere tutto ciò che è bello e di buon gusto e che di conseguenza è in grado di generare piacere.

Se partiamo dall’etimologia della parola, in latino “ars,artis” significava progettare, costruire qualche cosa con le proprie mani. I romani tra l’altro usavano distinguere tra “arti meccaniche”, quelle svolte a livello pratico, ed “arti liberali”, quelle svolte in ambito letterario e scientifico. La lingua italiana muta dal latino la parola “arte” intorno al 1200, riferendosi ad ogni attività umana svolta nel rispetto di regole precise ed in base allo studio ed all’esperienza dell’individuo. Un prodotto fatto “ad arte” era quindi un prodotto fatto bene, tecnicamente ineccepibile. Solo più tardi la parola arte acquisterà la connotazione di attività volta a creare prodotti di cultura e di buon gusto.

Oggi l’artista è interprete sensibile del reale e della società in cui vive, che egli, attraverso le sue opere, giudica nel bene o nel male attraverso un linguaggio che sente proprio: pittura, scultura, architettura, ma anche musica. Per prendere in analisi un’opera d’arte è quindi necessario tener conto del periodo storico e del contesto socio-economico nella quale essa è stata creata, e vice versa attraverso di essa si possono comprendere molti aspetti circa il contesto nella quale è stata realizzata. Ogni opera d’arte ha un linguaggio e dei contenuti assolutamente unici, che vanno compresi ed interpretati anche al di là di tesi politiche, sociali ed economiche spesso forzate o costruite a posteriori.

Alla luce di queste osservazioni, la domanda è: possono essere considerati come artisti personaggi come Piero Manzoni che dichiarano che “tutto è arte” così come che “niente è arte”?  Piero Manzoni si inserisce nel filone della Pop Art dichiarando che non esiste differenza tra prodotti esteticamente validi e prodotti esteticamente non validi. Per questa ragione egli arriva a firmare uova sode, persone vive ed addirittura ad inscatolare i propri escrementi: ci riferiamo alla celebre “merda d’artista”, confezionata in scatolette di latta simili a quelle dei pelati. Può essere un’opera simile considerata arte? Ci rimane un dubbio, nonostante l’arte sia una scienza senza regole rigide, che sgorga naturalmente dall’animo dell’individuo.

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