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Stampa su tela

Anche oggi è molto popolare, grazie allo stencil e ai suoi cartoncini.

La stampa su tela si è evoluta nei secoli passando dalla classica stampa a mano coi blocchi di legno, ancora oggi considerata la più artistica e difficile, fino alla stampa rotativa che permette l'applicazione di questa tecnica a grandi superfici di tessuto. In sostanza si tratta dell'applicazione di colori e motivi su tessuti di vario tipo per effetti decorativi, grazie all'uso di coloranti che penetrano in profondità nelle fibre tessili e diventano inattaccabili sia dall'uso continuo e dal logoramento del tessuto che dal comune lavaggio.

Le diverse lavorazioni vantano tradizioni antichissime e si può dire che in qualsiasi parte del mondo la stampa su tela si è affermata prima o poi, a partire dagli albori in Asia, e più precisamente in Cina, e dall'Egitto. Le composizioni degli agenti coloranti e la fabbricazione degli stampi utilizzati variano da Paese a Paese e contribuiscono a costituire la cifra stilistica del popolo che le custodisce, con esempi molto celebri di stampe indiane o centroeuropee (il distretto di Amburgo nel XVII secolo, ad esempio).

Come stampare su tela

I metodi di stampa su tela sono diversi. Il primo e il più semplice, e ancora oggi il più apprezzato visto il tempo e la perizia che sono necessari per ottenere un valido risultato, è quello a mano con blocchi di legno: su una sagoma intagliata viene applicato un colore da trasferire poi sulla tela, e a ogni colore è assegnato un diverso blocco. Esiste poi una forma ibrida di stampa a macchina con blocchi, le cosiddette "Perrotine". Altrimenti in passato si poteva ricorrere alla stampa con lastra di rame (ma la tecnica durò solo pochi anni) e soprattutto quella a stampa rotativa, brevettata da Bell nel 1785, con vari cilindri per poter stampare da due a sei colori.

Quattro modi per fissare il colore

Oltre alle tecniche summenzionate, esistono quattro tipi tradizionali di stampa tessile per quanto riguarda l'uso dei coloranti e dei fissanti. La stampa diretta è la più semplice, con i colori che contengono già nella loro miscela i fissanti necessari perché i disegni sul tessuto non scompaiano con l'uso o il lavaggio.

Nella stampa con mordente viene stampato un disegno sul tessuto prima di tingerlo.

In quella a riserva, il disegno viene stampato con cera o altro materiale impermeabilizzante per non lasciare penetrare il colore in determinate zone alla successiva tintura.

Infine, nella stampa a scarico si procede per sottrazione, con la stampa di un decolorante sul tessuto tinto per rimuovere il colore in eccesso.

La stampa tessile oggi: lo stencil

La stampa tessile è una tecnica che oggi è piuttosto popolare anche nelle nostre case, con una versione domestica di queste antiche procedure che permette di decorare con facilità molti oggetti diversi. Si tratta del celebre stencil, un tipo di lavorazione che risale all'antico Giappone e che prevede la creazione di una sagoma del disegno su fogli di carta.

La sagoma viene fatta aderire al tessuto e, applicando il colore con un tampone o un pennello, questo penetra nelle "finestre" ritagliate, creando così il disegno desiderato. Una tecnica simile allo stencil è molto popolare anche fra gli street artist, che la usano per decorare i muri cittadini, sovente con messaggi politici.

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