Quadri etnici
L’arte etnica: una forma espressiva spesso ignorata dalla cultura “convenzionale”.
L’occidente si è sempre considerato il detentore di una verità assoluta in fatto di arte e di cultura in generale, questo ha fatto sì che tutta l’arte “ufficiale” sia stata considerata come quella di derivazione classica basata su modelli di impronta greco-romana che sono andati via via evolvendosi col trascorrere dei secoli e con le nuove vicende socio-politiche che andavano interessare i territori dell’area mediterranea.
Questa interpretazione dell’arte e della cultura in chiave “europeista” ha avuto come conseguenza immediata la scarsa considerazione rivolta a moltissime altre forme di cultura prodotte altrove secondo canoni di bellezza e di stile per nulla radicati nel contesto culturale greco-romano che è stato per noi culla di sapere e fonte di conoscenza.
In questo contesto, l’arte cosiddetta “etnica” è stata considerata primitiva, priva di radici storiche e culturali di interesse. A rafforzare questa opinione, che è rimasta lungamente radicata nel modo di interpretare la storia della cultura occidentale fino all’Ottocento, vi è il fatto che l’arte etnica non sia stata in grado di produrre una serie di filoni artistici regolati da specifiche teorie artistico-estetiche e sia finita così per essere considerata totalmente impossibile da sottoporre a qualunque tipo di classificazione. Nessuna delle categorie artistiche post-illuministe che incontriamo oggi nei libri di storia dell’arte è in grado di includere l’arte etnica poiché essa è assolutamente a sè stante: non la si può associare ai fauves, né al cubismo né al futurismo né all’astrattismo...
Lo stereotipo classico è che i quadri etnici non rispecchiano nemmeno i nostri concetti di bello, di armonia, di riproduzione del reale o di espressione della personalità dell’artista, opinione diffusa tra i cosidetti critici d'arte è che essi trascendono da tutto questo per andare ad insinuarsi nel terreno del simbolismo, della magia, del satanico, di tutta quella sfera di attività umane connesse ad una serie di credenze e di modi di affrontare la vita tipici delle popolazioni che li hanno prodotti.
Non prendere in considerazione questo tipo di quadri nel momento in cui decidiamo di avvicinarci ad un qualsiasi discorso sull’arte moderna e contemporanea è un errore, perché il linguaggio artistico di tutti i popoli è interessante e degno di venir preso in analisi da studiosi ed esperti d’arte alla stregua delle opere dei grandi maestri della pittura occidentale, che spesso peraltro hanno saputo prendere spunto per le loro opere proprio da quest’arte che definiamo “etnica”.
