Vincent van Gogh
Van Gogh, dall’isolamento al suicidio: storia di un animo troppo sensibile.
Sulla vita e le opere di Vincent Van Gogh sono stati spesi fiumi di inchiostro... la sua vita è stata quella di un vero e proprio artista, completo, tormentato da passioni e sentimenti e dominato dalla forza del destino. Quasi come in un romanzo.
Di lui ci sono rimaste le opere artistiche e pittoriche, che sono quelle che gli hanno dato fama e notorietà, ma non solo. Le lettere scambiate lungamente con il fratello, con i familiari e con gli amici ci danno ampia testimonianza della complessa vita interiore di Van Gogh, che attraverso questa corrispondenza epistolare è andato a creare, nel corso degli anni, un vero e proprio monumento artistico parallelo a quello pittorico.
Van Gogh nacque in un ambiente borghese e conformista di provincia, legato fortemente alle apparenze e ad una religiosità piuttosto superficiale. Il suo carattere estroso, entusiasta e generoso fu subito mal accolto sia dalla famiglia che dalla società. Ovunque il suo candore, la sua ingenuità e la sua dolcezza venivano derisi e fraintesi; non si fece mai conquistare dall’esteriorità del mondo, che non riusciva ad apprezzare ed a fare sua. E fu proprio questo atteggiamento di isolamento e di rifiuto di un mondo del quale non si sentiva parte e del quale non condivideva i valori lo spinsero prima a chiudersi in un mondo suo, fatto di pittura e scrittura, e poi alla drammatica scelta del suicidio.
Le lettere sono circa 750: attraverso di esse è possibile ricostruire dettagliatamente la biografia di Van Gogh, così come la sua opera artistica. In molte delle sue lettere sono infatti contenuti schizzi di opere d’arte o descrizioni minuziose di esse. Molte lettere sono state pubblicate in 3 volumi nel 1914 dalla cognata di Van Gogh, mentre tutte le 750 lettere si trovano contenute nei 4 volumi dell’edizione del 1953.
Fu sempre la cognata ad adoperarsi per far conoscere l’opera di Van Gogh al mondo: fece sì che le sue opere venissero esposte a L’aja, a Parigi e ad Amsterdam. Le opere artistiche di Van Gogh che ci sono rimaste includono 840 tele e 850 tra disegni e acquerelli. Come spesso accade per gli artisti, la produzione di Vincent Van Gogh è suddivisibile in periodi: il periodo olandese, il periodo di Parigi, il periodo di Arles ed il periodo di Saint-Rémy e di Auvers.
Il periodo Olandese è caratterizzato da un forte impatto realistico nei colori e nei temi trattati; colori cupi ed immagini di lavoratori ci riportano col pensiero alla pittura realista.
Il periodo di Parigi vede un progressivo schiarimento del colore, con una ritrovata luminosità e con incursioni nella pittura impressionista e divisionista.
Il periodo di Arles è ancor più dominato dalla luminosità, con contorni ben definiti ed una scelta di colori molto vivaci.
Infine, il periodo di Saint-Rèmy e di Auvers si spinge ancora oltre il limite dei tradizionali movimenti artistici, con una forte idealizzazione dei contenuti che si rivelano carichi di soggettivismo grazie ad uno stile tutto personale fatto di pennellate lunghe e parallele che seguono l’andamento dei soggetti.